Viviani mi sembra immergersi nel mondo contadino con un profondo atto di amore, tendendo alla trasfigurazione dei frutti di quel mondo. Tendendo ad emblematizzarli, appunto, in una temperie atemporale: di qui, a mio giudizio, la profusione dell'oro e del bianco, i colori mistici degli antichi, e di qui le inserzioni a "collage" che costituiscono un po' l'introduzione allo svolgersi della narrazione poetica. Nè diversa intenzione si cela nell'altra serie di opere, dedicate alla maternità, nelle quali il "Partorirai con dolore" risuona con un che di solenne e insieme di mistico, quasi stesse per svolgersi un rito, per sciogliersi un mistero.
E' in ragione di quest'aria di incantata sospensione che l'immagine di Vanni Viviani assume una sicura legittimità. |